martedì 27 gennaio 2015

BUONI, CATTIVI, INNAMORATI. COME LO VUOI L'INSEGNANTE?

"(...) La libertà di insegnamento (art. 33 della Costituzione) è in qualche modo espressione del più generale principio costituzionale della libertà di pensiero, sancito dall’art. 21. Ma ha una propria specificità, nel senso che è per un verso preclusiva di ogni forma di condizionamento esterno e quindi è una libertà in negativo (libertà da); ma è anche – e soprattutto – libertà in positivo, cioè di partecipare senza alcun condizionamento alla elaborazione culturale".

La scuola in Italia sembra costituire uno degli argomenti di chiacchiere e di sperimentazione politica preferiti. Gli insegnanti, gli unici dipendenti pubblici il cui operato è quotidianamente sottoposto all'osservazione da parte di un gruppo ristretto e costante di utenti, sono il bersaglio prediletto di critiche. Tutti noi ricordiamo pessimi insegnanti ma anche insegnanti importanti nella nostra più o meno lunga esperienza scolastica.
Vale la pena leggere questa riflessione sul senso dell'insegnamento e dell'insegnare nella scuola che si appresta a subire l'ennesima 'riforma'.
QUI l'articolo dal blog del Fatto Quotidiano.


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