venerdì 28 marzo 2014

UN PINOCCHIO BELLO STRANO



Roma 28 marzo 2014. Ieri sono andata al teatro con la mia scuola a vedere Pinocchio. Lo spettacolo era molto bello, i personaggi che mi sono piaciuti di più sono stati la fata turchina quando non era più impazzita e anche Pinocchio.
La fata turchina era impazzita quando Pinocchio voleva tornare burattino perché aveva incontrato un signore dentro una statua: quel signore era quello che aveva scritto la storia di Pinocchio. Questo signore gli diceva “tu non puoi tornare burattino”. La fata voleva andare nel paese dei balocchi per diventare una star e si era fatta i capelli ricci e rossi e diceva “Pinocchio ormai siamo andati avanti nel tempo, non è più la storia vecchia, dovevo andare un po’ alla moda con i capelli”. E gli diceva: “Pure tu, Pinocchio, devi andare più avanti e infatti d’ora in poi ti chiamerò Pino”. La fata era impazzita di brutto e la storia era molto strana. La martellata al grillo, per esempio, fu data così: un giorno il grillo per la prima volta era in casa di Geppetto e disse: "Caro Pinocchio, tuo padre è andato a cercarti intanto che tu facevi le tue monellerie e ora la fata turchina mi ha mandato come tuo consigliere". Poi è successa una cosa buffa: Pinocchio si è arrabbiato e gli a detto: "Ah sì grillo? D’ora in poi questa camera è mia! E tu non potrai rompermi più le scatole", e ha preso un martello grandissimo e stava per dargli una martellata in testa ma poi un grillo grande – che era quello vero – ha dato una martellata in testa a Pinocchio. Poi Pinocchio ha detto: “Se qui non posso stare le valige devo fare”.

(Lo spettacolo "E poi... Pinocchio!", in scena al teatro Eliseo, raccontato da Miriam, I A Saffi).

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